I lavori della Piazza dei Mercati hanno avuto inizio nel settembre del 2002 (la Concessione Edilizia è del 13 Giugno 2002) e, in base al contratto, avrebbero dovuto essere ultimati nella primavera del 2004; invece ancora oggi, alle soglie del 2006, l’opera non è compiuta.
La relazione del Perito nominato dal Tribunale ha inaspettatamente evidenziato le difformità tra il progetto presentato in fase di gara (con tanto di bando internazionale) e quello esecutivo. L’assurdità sta nel fatto che il Tecnico istruttore comunale, pur avendo rilevato le incongruenze tra i due progetti, non abbia voluto proporne la bocciatura. Avrebbe  infatti dovuto richiedere la rettifica degli elaborati grafici fino ad essere  resi conformi con il Progetto di Massima presentato in gara.
Ma vi è da chiedersi chi (Consulente Tecnico e/o Legale) e per quali finalità abbia voluto suggerire all’Impresa l’idea di presentare  un progetto difforme, con maggiori volumetrie rispetto a quelle di gara?
Chi ha fornito le garanzie per la sua approvazione?
Vi è una coincidenza di manchevolezze, tutte  tendenti a procurare vantaggio al privato.
Dove risiede la regia di tutto ciò?
Sono domande alle quali darà risposta la Magistratura; rimane però da prendere atto che i ritardi accumulati in questi due anni riflettono, come uno specchio, la fragilità della Politica e come  la  corsa all’arrembaggio nelle  Pubbliche Istituzioni sia spesso animata dal desiderio di arricchimento per pochi, piuttosto che da un impegno di gratuità e di trasparenza  nell’intento di costruire una Società più giusta  per tutti. (TB)