ALGHERO – Secondo i dati ISTAT al 1° gennaio 2007, pubblicati nel sito dei Comuni italiani, i divorziati ad Alghero risultano essere in numero di 584, pari al 1,4% della popolazione residente; in ambito regionale sardo sono invece 16.576, pari all’1% della popolazione isolana: Alghero supera il valore percentuale regionale.
Il primato in Sardegna è della Città di Cagliari dove la percentuale raggiunge il valore del 2%.
Da una veloce osservazione dei dati sugli altri centri maggiori dell’Isola è facile notare che Sassari risulta essere una Città meno incline alla pratica del divorzio, circoscritta al solo 1,1% della sua popolazione residente; ma ancor più bassi sono quelli di Porto Torres e di Nuoro dove i divorziati si attestano allo 0,8% dei residenti. Altrettanto non può dirsi di Oristano (1,4%) e di Olbia (1,6%). Al pari di Sassari è la cittadina di Bosa (1,1%).
Un fenomeno che merita di essere attentamente analizzato per capire
come oggi è percepito, dalle nostre parti, il senso di responsabilità
sulla Famiglia, il modo di relazionarsi di una coppia con se stessa ed
al suo esterno con le altre componenti sociali.
Una prima
riflessione indurrebbe a pensare che il fenomeno dei divorzi sarebbe
concentrato nelle aree urbane, soprattutto in proporzione alle
rispettive dimensioni demografiche (nella Città di Milano ad es., con 1.303.437 di abitanti, i divorziati sono 41.259 pari all’3,2%
della popolazione). Una analisi che troverebbe un riscontro coerente
dai dati, oltre che di Milano, anche di Cagliari, Olbia, Alghero ed
Oristano (in queste città, la percentuale dei divorziati cresce con il
numero degli abitanti). Ma, evidentemente vi sono in gioco altre
variabili perché, ad es., Sassari -che, con 128.611 abitanti, ha una
popolazione di gran lunga superiore a quella di Alghero- è toccata dal
fenomeno divorzi per la sola percentuale dell’1,1%. Altrettanto
vale, nelle proporzioni, per Bosa (8.043 abitanti), per Porto Torres
(22.011 abitanti) e per Nuoro (36.454 abitanti) dove il tasso dei
divorzi oscilla su valori più bassi a prescindere dalla dimensione
demografica.
Il fenomeno dei divorzi non sarebbe nemmeno
strettamente relazionabile con i livelli di agiatezza della popolazione
poiché, se si prendono in considerazione i dati del Ministero
dell’Economia e delle Finanze (redditi Irpef 2005), risulta molto
chiaramente che non sempre le Città a maggiore reddito dichiarato
ospitano un più alto tasso di divorziati. Valga, uno per tutti, il
raffronto tra Alghero e Sassari dove i dichiaranti, ad es., di reddito tra i 70.000 ed i 100.000 Euro risultano essere rispettivamente il 4,6% ed il 7,2%:
è evidente come Sassari, pur risultando una Città con maggiore
percentuale di ricchi, abbia un tasso di divorzi inferiore a quello di
Alghero.
Una qualche correlazione tra reddito e divorzi si
riscontra invece per quelle realtà locali dove sono maggioritarie le
fasce di popolazione con redditi tra i 20.000 e i 26.000 Euro, quasi a voler significare che il fenomeno sarebbe diffuso soprattutto a livello della piccola borghesia.
Naturalmente
una analisi seria farebbe affiorare ben altre considerazioni, non
ultima quella del fenomeno dei matrimoni di comodo con le immigrate dai
Paesi dell’Est europeo.
Matrimoni combinati, strumentali
all’ottenimenmto della cittadinanza italiana e destinati a durare per
il tempo necessario di una nuova e stabile sistemazione delle nuove
arrivate.
Ma, nel fenomeno dei divorzi, si
nasconde una componente culturale che vorrebbe la coppia
deresponsabilizzata rispetto alla società, quasi a volersi
ritenere corpo estraneo ad essa. È la cultura degli individualismi, che
alimenta tutte le forme di egoismo più possibili ed immaginabili.
Senza la Famiglia ogni società è destinata ad estinguersi perché è la famiglia unita che educa al senso di responsabilità verso la società e costituisce il presupposto indispensabile per affrontare il futuro con senso di responsabilità e con fiducia verso ciò che sarà. #
E LA CITTA’ DI ITTIRI FA ECCEZIONE
Nonostante la dimensione demografica (8.928 abitanti) sia superiore a
quella di Bosa (8.043 abitanti, divorziati 1,1%), i divorzi ad Ittiri sono pari allo 0,3%
della popolazione. Un dato estremamente significativo del forte senso e
ruolo che viene riconosciuto alla Famiglia in quanto cellula elementare
della più ampia comunità cittadina.
Ittiri
infatti si distingue, rispetto ad altri centri, per il forte senso di
appartenenza alla comunità cittadina: la pratica della solidarietà fa
parte di una cultura comune tra gli Ittiresi. Ancora oggi vi sono delle
giovani coppie che, in previsione del matrimonio, si aiutano a vicenda nella costruzione in economia della nuova casa.
Una sensibilità umana
che anche il più distratto osservatore può facilmente verificare nelle
diverse circostanze tra cui le sempre numerose partecipazioni
necrologiche a conforto dei familiari di un qualunque concittadino
mancato.