Siamo ormai alle strette; se non ci saranno differimenti di termini, il PUC dovrebbe essere adottato entro il 25 gennaio. Oltre questo termine sarà la Regione a nominare il Commissario ad acta.
La coalizione di maggioranza sta facendo di tutto affinché vengano rispettati i termini di legge e tutto lascia presumere che il Comune di Alghero potrebbe avere il suo PUC entro la fine del 2009.
Va, infatti, considerato che nell’imminenza ci si dovrà limitare alla mera adozione dello strumento urbanistico da parte del Consiglio Comunale. Seguirà poi la fase della pubblicazione del Piano e  delle osservazioni da parte dei cittadini, il pronunciamento del Comune sulle osservazioni e, soltanto successivamente, sarà la Regione a dare la sua approvazione.          In gennaio sarà pertanto l’inizio di un importantissimo percorso che la Città attende da oltre un decennio.
L’ultima volta di un PUC era stata con l’Amm/ne Sechi, quando -sul finire del mandato elettorale- il Consiglio Comunale ne aveva discusso la propostaelaborata dall’Arch. Emilio Zoagli.
Furono troppi, però, gli emendamenti proposti dai Consiglieri al punto che il Piano non poté essere adottato.
La successiva Amm/ne Comunale aveva scartato in partenza la ipotesi di elaborazione di un nuovo PUC senza che fossero stati preliminarmente approvati i diversi Piani Particolareggiati, in attuazione del Piano Regolatore Generale vigente.
Fu così  che venne   approvato il Piano del Centro Storico, quello delle zone B1 e B2  e  quello dello sviluppo turistico di Maria Pia.
Era stato lasciato  pronto per essere adottato dal Consiglio Comunale, anche il Piano Urbanistico dei Servizi attraverso il quale sarebbero state recuperate all’uso pubblico le aree libere del Perimetro Urbano.
L’Amm/ne che seguì però, a differenza di tante altre azioni amministrative portate a completamento, non si curò di attuare i due Piani (Piano di Maria Pia e Piano dei Servizi) rinviando alla approvazione del PUC ogni scelta di carattere urbanistico per quelle zone strategiche. Sembrava decisione imminente, ma -da allora- son passati ormai ben 6 anni senza alcuna traccia di PUC.
Quale sarà la fisionomia del nuovo Strumento Urbanistico? Quale sarà la filosofia che lo ispira?  Di questo nessuno sa niente!
È un’anomalia che peserà gravemente sul vero destino del PUC anche nei prossimi mesi a venire.
Per adesso aspettiamo la Befana!   
Tonino Baldino  (novembre 2008)